Abbazia

La canzone di Mitski 'Abbey' approfondisce il profondo senso di desiderio e fame esistenziale che caratterizza gran parte dell'esperienza umana. I testi sottolineano ripetutamente uno stato di fame, non nel senso letterale, ma come metafora di un desiderio profondo di significato, scopo o soddisfazione. La frase 'Ho fame' suggerisce una ricerca continua, forse permanente, di qualcosa che rimane sfuggente. Questa fame è intrinseca, come indicato da 'Sono nato affamato', indicando una condizione umana universale.

La canzone esplora anche la dicotomia tra luce e oscurità, sia letteralmente che metaforicamente. La luce rappresenta la chiarezza, la speranza o forse un'epifania, che paradossalmente è visibile solo nell'oscurità personale. Ciò potrebbe implicare che l’autoconsapevolezza e la comprensione spesso provengono da momenti difficili o impegnativi. Il motivo onirico ricorrente nella canzone suggerisce un desiderio inconscio di liberazione o di fuga dai vincoli della realtà. Il sogno 'dorme in me' e si risveglia 'ogni notte, piangendo, liberami', il che potrebbe essere interpretato come un appello alla liberazione dai fattori interni o esterni che vincolano l'individuo.



Nel complesso, 'Abbey' è una toccante riflessione sulla condizione umana, toccando temi del desiderio esistenziale, la ricerca di identità ('Cosa potrei essere?') e la lotta tra speranza e disperazione. I testi evocativi e la consegna emotiva di Mitski invitano gli ascoltatori a contemplare la propria 'fame' interiore e i sogni che si agitano dentro di loro, alla ricerca di libertà e realizzazione.

lo sa?