'Hermit The Frog' di MARINA è una canzone che approfondisce la complessità della percezione di sé e l'influenza degli altri sulla propria identità. I testi suggeriscono la narrazione di qualcuno che si sente sminuito e alterato dalla presenza di un'altra persona, simboleggiato dall'atto di 'annacquare' e di indossare la 'corona di clown'. Questa immagine evoca la sensazione di perdere la propria essenza per conformarsi alle aspettative o per compiacere qualcun altro, portando a una perdita di autenticità.
Il ritornello, con la sua vivida metafora di un cuore che scoppia come un 'palloncino di vetro', cattura la fragilità delle emozioni del narratore e il dolore della vulnerabilità. Il palloncino di vetro rappresenta qualcosa di bello ma delicato e la sua frantumazione indica un momento di esaurimento emotivo o di realizzazione. La frase ripetuta 'Ero la dannata ragazza sbagliata nella dannata stanza sbagliata' sottolinea un senso di spostamento e la sensazione di non appartenenza o di essere frainteso.
Il personaggio 'L'Eremita la Rana' sembra essere un gioco di parole, facendo riferimento sia alla natura solitaria di un eremita sia all'idea fiabesca di baciare una rana per trovare un principe. Tuttavia, in questa canzone, la rana è alla ricerca di un 'cane', il che potrebbe implicare la ricerca di qualcosa di leale ma anche sottomesso. La frase 'Sei solo un po' troppo simile a me' suggerisce il riconoscimento di difetti condivisi o forse una relazione tossica in cui entrambe le parti riflettono i tratti negativi dell'altra. La canzone alla fine parla dell'idea di liberarsi dai vincoli delle relazioni tossiche e di rivendicare il proprio senso di sé.