Non picchiare la ragazza nera

'No Le Pegue a La Negra' di Joe Arroyo è una canzone potente che scava nell'oscura storia della schiavitù in Colombia, in particolare nella città di Cartagena. I testi raccontano una storia del 1600, un'epoca in cui gli schiavi africani venivano portati nel paese in catene e sottoposti a una vita di schiavitù perpetua. La narrazione della canzone si concentra su una coppia africana ridotta in schiavitù da un padrone spagnolo, evidenziando il trattamento brutale che hanno subito, in particolare la violenza inflitta alla donna, denominata 'la negra'.

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Il ritornello della canzone, 'No le pegue a la negra' (Non colpire la donna nera), diventa un grido di giustizia e umanità, facendo eco ai sentimenti dell'uomo schiavo che si oppone all'oppressore per difendere il suo amore. Questo atto di ribellione è un momento significativo nella canzone, che simboleggia la più ampia lotta per la libertà e la dignità che gli schiavi affrontarono. La ripetizione del ritornello funge da inquietante promemoria delle atrocità storiche della schiavitù e da un appello al rispetto e alla protezione dei diritti di tutti gli individui, indipendentemente dalla razza.



Joe Arroyo, figura di spicco della scena musicale salsa e caraibica, usa la sua musica per fare luce su questioni sociali e sull'esperienza afro-colombiana. 'No Le Pegue a La Negra' non è solo una canzone; è un racconto storico che fa conoscere la sofferenza delle persone schiavizzate e celebra il loro spirito di resistenza. Il ritmo vibrante della musica contrasta con il tema cupo, creando un pezzo potente e commovente che risuona con gli ascoltatori e onora la resilienza della diaspora africana.