Oh superuomo

'O Superman' di Laurie Anderson è un brano inquietantemente profetico che fonde musica minimalista con parole parlate per trasmettere un messaggio potente. Pubblicata nel 1981, la canzone fa parte del lavoro più ampio di Anderson, 'United States Live', che è una performance che combina musica, immagini e parole parlate. La struttura ripetitiva della canzone e l'uso di un vocoder per distorcere la voce di Anderson contribuiscono alla sua atmosfera ultraterrena.

I testi di 'O Superman' sono astratti e aperti all'interpretazione, ma sembrano toccare temi di tecnologia, comunicazione e potere. Le righe di apertura, 'O Superman, o giudice, O mamma e papà', suggeriscono una fusione di figure autoritarie, fondendo l'idea di un supereroe, un giudice e i propri genitori in un'entità singolare. Ciò potrebbe essere interpretato come un commento sull’onnipresenza dell’autorità e del controllo nella società. Il ritornello della canzone, 'Ecco che arrivano gli aerei', seguito da 'Sono aerei americani'. Made in America', potrebbe essere visto come un riferimento alla potenza militare e all'imperialismo americano.



La canzone esplora anche il rapporto tra gli esseri umani e la tecnologia, come evidenziato dai versi 'Allora tienimi, mamma, tra le tue lunghe braccia, le tue braccia automatiche, le tue braccia elettroniche'. Queste immagini suggeriscono una forma di comfort fredda e meccanizzata, forse criticando il modo in cui la tecnologia ha iniziato a sostituire la connessione umana. La menzione nella canzone di 'armi petrolchimiche' e 'armi militari' sottolinea ulteriormente l'intreccio della tecnologia con il potere industriale e militare. Nel complesso, 'O Superman' è una canzone complessa e stratificata che continua a risuonare con gli ascoltatori grazie alla sua esplorazione di temi che sono ancora rilevanti oggi.