'L'ORGOGLIO' di Kendrick Lamar. è una profonda esplorazione della condizione umana, che approfondisce i temi dell'amore, dell'orgoglio e della ricerca di un mondo perfetto. La canzone si apre con una netta dicotomia, suggerendo che, sebbene l’amore possa essere pericoloso, è l’orgoglio che alla fine porta alla nostra rovina. Questo dà il tono a una traccia che è introspettiva e critica sia verso se stessi che verso la società in generale.
In tutta la canzone, Kendrick lotta con i desideri materialistici e il vuoto spirituale che può derivare dalla caccia ai beni terreni. Si interroga su ciò che è veramente importante nella vita, giustapponendo 'felicità o appariscenza' e riflettendo se amare il cuore umano o sezionarlo. Queste linee riflettono il conflitto interno tra il successo superficiale e la genuina realizzazione emotiva. I testi di Kendrick spesso sono alle prese con le complessità dell'identità, della moralità, dell'esperienza umana e dell''ORGOGLIO'. non fa eccezione. Il suo riferimento al non essere 'perfetto' e la sua sfiducia nelle persone al di là della loro 'superficie' rivelano una vulnerabilità e una riluttanza a impegnarsi pienamente con un mondo imperfetto.
La canzone tocca anche questioni sociali, come la disuguaglianza razziale e la necessità di un cambiamento sistemico. Kendrick immagina un “mondo perfetto” in cui le priorità vengono riallineate: fede sulla ricchezza, lavoro significativo sulle relazioni superficiali e istruzione sull’incarcerazione. Critica le promesse non mantenute e le bugie che pervadono la società, riconoscendo che un mondo perfetto è un'illusione rovinata dalle imperfezioni umane. I versi ripetuti 'Io, non mi è stato insegnato a condividere, ma a prendermi cura' suggeriscono un'educazione personale che ha enfatizzato l'empatia rispetto al possesso, un sentimento che risuona con il messaggio generale della canzone di valorizzare la connessione umana e la comprensione rispetto all'orgoglio e al materialismo. 'ORGOGLIO.' è un pezzo riflessivo che incoraggia gli ascoltatori a considerare i propri valori e l'impatto delle proprie azioni in un mondo imperfetto.