Recuperare l'arcobaleno

La canzone di Bryson Gray 'Reclaim The Rainbow' è una dichiarazione audace e impenitente di rivendicare il simbolo dell'arcobaleno come promessa divina di Dio, piuttosto che come simbolo di orgoglio. I testi attingono fortemente da riferimenti biblici, in particolare dal Libro della Genesi, dove l'arcobaleno è descritto come un patto tra Dio e l'umanità, che promette di non inondare mai più la terra. Gray sostiene che questo simbolo sacro è stato pervertito dalle interpretazioni e dagli usi moderni, in particolare da parte della comunità LGBTQ+, e chiede un ritorno al suo significato divino originale.

La canzone è intrisa di fervore religioso, con Gray che allinea se stesso e i suoi ascoltatori con Yeshua (Gesù) ed esprime la disponibilità a difendere ciò che crede sia la verità di Dio. Critica l'uso dell'arcobaleno in contesti che considera peccaminosi, come la sua presenza nelle bandiere dell'orgoglio LGBTQ+ e la sua esposizione nelle chiese. Gray fa riferimento a vari versetti della Bibbia, tra cui Deuteronomio 22:5 e Luca 12:51, per sostenere la sua posizione secondo cui l'arcobaleno dovrebbe essere visto come un simbolo del patto di Dio piuttosto che una rappresentazione dell'orgoglio o del peccato.



I testi di Gray toccano anche questioni sociali e politiche più ampie, esprimendo la convinzione che l'America debba pentirsi e che nessun politico possa impedire il declino morale della nazione. Critica le moderne discussioni sul genere e l'accettazione delle identità LGBTQ+, considerandole un abominio. La canzone è un invito all’azione per i credenti a reclamare l’arcobaleno e rimanere saldi nella loro fede, anche se ciò significa affrontare opposizione e critiche. Il messaggio di Gray è chiaro: l'arcobaleno è una promessa divina, non un simbolo di orgoglio, ed è ora di riprenderselo.