'Yellow Ledbetter' dei Pearl Jam è una canzone che da tempo intriga sia i fan che la critica con i suoi testi enigmatici e la melodia inquietante. La canzone era un lato B del singolo 'Jeremy' e da allora è diventata un punto fermo nelle esibizioni dal vivo dei Pearl Jam, spesso chiudendo i loro spettacoli. I testi, scritti dal cantante Eddie Vedder, sono noti per il loro mormorio e la natura criptica, che ha portato a varie interpretazioni nel corso degli anni.
Le righe di apertura, 'Non sigillata su un portico, una lettera sedeva', suggeriscono una narrazione di comunicazione e forse di collegamenti mancati o di rimpianti. Il tema ricorrente del voler “lasciarlo di nuovo” implica il desiderio di fuggire o di voltare pagina da una situazione. L'immagine della spiaggia e della sabbia potrebbe simboleggiare il passare del tempo o l'impermanenza delle relazioni e delle esperienze. Il ritornello della canzone, 'Non so se sono il pugile o il sacco', parla di un senso di confusione e conflitto interno, mettendo in discussione il proprio ruolo nelle lotte che devono affrontare.
L'immagine di persone sotto un portico che 'non salutano' potrebbe rappresentare l'alienazione o un senso di disconnessione dagli altri. La ripetuta dichiarazione 'Non voglio restare' sottolinea il desiderio di cambiamento o di liberazione dallo stato di cose attuale. Nonostante l'ambiguità del testo, il peso emotivo della canzone è innegabile, con l'appassionata interpretazione di Vedder che trasmette un profondo senso di desiderio e introspezione. 'Yellow Ledbetter' rimane un brano musicale potente che risuona con gli ascoltatori, permettendo loro di trovare il proprio significato all'interno delle sue parole sfuggenti.
Sono diventato testi leggeri come una piuma