Dormire sull'asfalto

'Sleeping On The Blacktop' di Colter Wall dipinge un'immagine vivida di una vita in fuga, piena di fugaci momenti di bellezza e pericolo. La canzone si apre con immagini contrastanti di sole e chiaro di luna, ponendo le basi per una narrazione che oscilla tra luce e oscurità, bei momenti e gravi conseguenze. La menzione di un'orchestra d'archi e di una giovane donna che balla sotto la pioggia evoca un senso di nostalgia e gioia fugace, mentre la donna con i tacchi alti, l'uomo d'affari con un ago e il coyote che mastica una sigaretta introducono un mondo più grintoso e pericoloso.

Il ritornello, con il suo ripetuto richiamo di 'Ehi, tesoro!' e l'immagine di dormire sull'asfalto e correre tra gli alberi cattura l'essenza di uno spirito inquieto. Questo personaggio è costantemente in movimento, lascia una città per quella successiva, cercando di sfuggire al proprio passato o forse al proprio senso di colpa e responsabilità. La frase 'Lessen my sense catchs up with me' suggerisce la paura di affrontare le conseguenze delle proprie azioni, un tema comune nei racconti di fuorilegge e vagabondi.



La canzone tocca anche temi di mortalità e destino, con riferimenti a uno schianto mortale e testimoni fatti saltare in aria. Le riflessioni del protagonista sul peccato e il gusto familiare del liquore di mais aggiungono strati di introspezione e rassegnazione. Il motivo ricorrente del riconoscimento di volti e luoghi familiari allude a un'esistenza ciclica, in cui il protagonista è intrappolato in un ciclo da lui stesso creato. La voce profonda e roca di Colter Wall e la melodia inquietante della canzone accrescono il senso di malinconia e inevitabilità, rendendo 'Sleeping On The Blacktop' un'avvincente esplorazione di una vita vissuta al limite.